#Silvestro Greco
Explore tagged Tumblr posts
Text
Riappare il corallo rosso nella secca di Amendolara in Calabria
Riappare il corallo rosso nella secca di Amendolara in Calabria - La Secca di Amendolara Marina ĆØ unāoasi naturale che si trova ad una quindicina di chilometri dalla costa dellāomonimo comune cosentino, ha una forma circolare ed una superficie di 31 km quadrati e si innalza da 200 metri di profonditĆ , sino a circa 20 metri dalla superficie del mare, nel Golfo di Corigliano.
Un nuovo articolo su http://www.danireef.com/2021/04/06/riappare-il-corallo-rosso-nella-secca-di-amendolara-in-calabria/
Riappare il corallo rosso nella secca di Amendolara in Calabria
#Amendolara, #Calabria, #CoralliumRubrum, #CoralloRosso, #IstitutoNazioneDiBiologiaEcologiaEBiotecnologieMarine, #MarMediterraneo, #SilvestroGreco, #SilvioGreco, #StazioneZoologicaAntonDohrn
- by Silvia Fabris
#Amendolara#Calabria#Corallium rubrum#Corallo rosso#Istituto Nazione di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine#mar mediterraneo#Silvestro Greco#Silvio Greco#Stazione Zoologica Anton Dohrn#NEWS
0 notes
Text
Parola di Dante 307/365
instagram
"Ma come Costantin chiese Silvestro
dāentro Siratti a guerir de la lebbre,
cosƬ mi chiese questi per maestro [...]"
La lebbra ĆØ una malattia infettiva caratterizzata da una sintomatologia deformante della cute, in passato molto diffusa e pericolosa. La parola deriva dal latino "lepra", a sua volta dal greco "lĆ©pra" āsquamaā (derivato del verbo "lĆ©pÅ" āscorticareā), con sonorizzazione e raddoppiamento della consonante prima di "r" (ma in italiano antico ĆØ diffusa anche la forma "lepra", piĆ¹ vicina al latino). La forma "lebbre" (usata in questo passo dellā"Inferno", in rima con "febbre" ed "ebbre") ĆØ stata spiegata con lāaccostamento tra i nomi femminili in "-a" di I declinazione latina e quelli in "-e" di III e V (un caso analogo, sempre in Dante, ĆØ "ale" per "ala"). Dato il grande stigma che la parola "lebbra" si porta con sĆ© sin dai tempi antichi, oggi in medicina si preferisce parlare piuttosto di morbo di Hansen.
#alighieri#dante#dante alighieri#anno dantesco#la parola di dante#parola di dante#dante 700#dante700#Instagram
0 notes
Text
Torre del Greco, allerta botti illegali in vista del Capodanno
Ā Arresti e contenitori dei rifiuti fatti esplodere. Europa Verde: āTolleranza zero per i festeggiamenti in strada e per i botti illeciti.ā A Torre del Greco cāĆØ massima allerta per la vendita e lāutilizzo dei botti illegali in vista della notte di San Silvestro. Un 20enne ĆØ agli arresti domiciliari dopo essere stato scoperto dai carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco in possessoā¦
View On WordPress
0 notes
Photo
Nuovo post su https://is.gd/G4P9Q7
I guardiani del mare si raccontano e i piĆ¹ belli sono nel Salento (IV parte)
Faro di Punta Palascia, Capo DāOtranto, Lecce (https://www.repubblica.it/viaggi/2018/08/30/news/tra_fari_e_lanterne_le_sentinelle_del_mare_piu_importanti_d_italia-205243146/)
Ā di Cristina Manzo
Non ĆØ visibile dalla litoranea che da Otranto conduce a Porto Badisco, si trova in prossimitĆ di una base militare. Si parcheggia lāauto in uno spiazzo sterrato e in dieci minuti, con una tranquilla camminata, ci si arriva lungo un sentiero che si fa strada in mezzo alla natura, tra rocce e vegetazione, avvolti dai profumi della macchia mediterranea e da un silenzio quasi surreale.
La vista ĆØ cosƬ suggestiva da togliere il fiato: il guardiano del mare si staglia sulla scogliera tra il blu del cielo e lāinfinita distesa azzurra del mare. Non esistono parole sufficienti a spiegare la sensazione che si prova ammirando e respirando tutto questo incanto, sembra quasi di essere in capo al mondo. Lāho visitato in diversi periodi dellāanno e sempre, in ogni stagione, io sono rimasta incantata. Lāho visto al tramonto quando mi appostavo calandomi giĆ¹ dalla scogliera per le nottate di pesca, lāho visto al buio ammantato di stelle mentre la sua luce illuminava lāinfinito, lāho visto allāalba del mondo colorarsi di rosa, lāalba di tutte le albe che nasce dal mare, anzi dallāincontro di due mari, dove la sera il sole si rituffa scomparendo come una palla incandescente che sfrigola nellāacqua.
Per me resta sempre il faro dei fari, il piĆ¹ bello, il piĆ¹ speciale. Abbiamo condiviso i segreti di un grande amore custoditi per sempre tra il mio cuore e il suo silenzio. Una storia nata ai piedi di un altro faro, in veritĆ , quello di San Cataldo, quindi sono stati ben due i guardiani del mare importanti, nella mia vita. San Cataldo, Capo dāOtranto, Porto Badisco, la Palascia, la stazione metereologica sono le parole chiave della mia giovinezza.
Negli anni novanta tantissimi giovani frequentavano quel luogo in estate, sulla piana della scogliera vi era anche unāarea per i campeggiatori. Era un posto che ispirava libertĆ e magia. Dalla Palascia lo sguardo prendeva il volo, aprendo lāanima a un immaginario senza confini, disancorato dalle catene della vita.
La stazione meteorologica di Otranto-Punta Palascia ĆØ la stazione meteorologica di riferimento per il Servizio Meteorologico dellāAeronautica Militare e per lāOrganizzazione Meteorologica Mondiale relativa alla localitĆ costiera di Punta Palascia presso Otranto. Lāosservatorio, gestito dalla Regia Marina fino al termine della seconda guerra mondiale, ĆØ rimasto presidiato fino al 1978 presso il faro di Punta Palascia. In seguito, in conseguenza della dismissione dellāosservatorio meteorologico, ĆØ stata attivata nella medesima area di ubicazione una stazione meteorologica automatica di tipo DCP della rete del Servizio Meteorologico dellāAeronautica Militare[1].
SembrerĆ difficile da credere ma il maggior afflusso di turisti il faro di Punta PalascƬa lo registra la notte di San Silvestro. Il motivo? Ci troviamo a Capo dāOtranto, il punto piĆ¹ a Est della Penisola. CosƬ la sua terrazza ĆØ il luogo dāItalia in cui, idealmente, salutare per primi il nuovo anno. Dāestate, invece, il faro di Otranto ĆØ meta degli amanti delle escursioni, essendo posto alla fine di un sentiero circondato da natura e scogliere a picco sul mare. Ma ĆØ anche il punto dāaccesso alla āGrotta dei Cerviā, insenatura naturale che custodisce testimonianze storiche del periodo neolitico. Ć uno dei due fari italiani ā assieme a quello di Genova ā tutelati dalla Commissione Europea, facente parte dei cinque fari del mar mediterraneo.[2].
Qui nasce e muore la romantica storia dellāultimo guardiano del faro che abitĆ² tra le sue mura prima di consegnare le chiavi alla Intendenza di finanza nel 1978 e, con la sua morte, se ne va anche un pezzo di storia del Salento. āĆ venuto a mancare allāetĆ di 88 anni lāultimo guardiano del faro di Punta PalascƬa. Elio Vitiello era nato nel 1931, arrivĆ² a Otranto nel 1956 dal faro del Molo di San Vincenzo a Napoli portando con sĆ© la tradizione di famiglia, faristi sia il padre Agostino che il fratello Benedetto. A Otranto Elio trovĆ² anche lāamore e si sposĆ² e la sua luna di miele fu proprio al faro con la sua Rosina Greco, idruntina. Ventāanni di vita nel faro tra intemperie e giornate di sole, venti e isolamento. Era stato, cosƬ, lāultimo guardiano del faro. Un mestiere da letteratura, a guardare il mare e scrutare lāorizzonte, un lavoro duro e solitario, per veri amanti dellāavventura, pronti a dare lāallarme se qualcuno era in difficoltĆ tra le ondeā[3].
Elio si porta dietro un mondo magico che non esiste piĆ¹, un mondo romantico ma duro, fatto per quelli che resistono alla solitudine, per quelli che riescono a isolarsi e a stare bene soli con il mare, occupandosi solo di un faro e della sua luce. Non sembra una storia vera, sembra la trama di un romanzo, ma non lo ĆØ. I due sposini vanno li, in quel luogo estremo. Venti anni di vita al faro, lui che non sospettava nemmeno, il primo giorno che entrĆ² nel grande edificio dellāOttocento, che sarebbe stato lāultimo guardiano del faro. Nessuno piĆ¹ sarebbe rimasto le notti a scrutare il mare, a guardare anche il piĆ¹ minimo segnale per prestare soccorso.
Quando Elio cominciĆ² il suo cammino di guardiano al faro della Palascia era un periodo difficile: ogni giorno, intorno a mezzogiorno, al limite delle acque territoriali, āa vista nei giorni di bel tempoā gli albanesi, per provocare, facevano le loro esercitazioni di tiro navale in mareā. Si sentivano le esplosioni, li, su quel faro tra la Cortina di ferro ed il mare. I suoi ricordi erano tanti: ā Ā« Pasqualino, il massaro della Masseria Caprara, ci portava il formaggio fresco e quasi sempre si fermava a pranzo, i pescatori di Otranto e Castro, i marinai della Metauro che rifornivano il faro di acqua, camminando sugli scogli in un equilibrio incredibile, sui sandali. E poi gli amici che, per tenerci compagnia, scendevano e si fermavano a condividere un pasto, prima del turno di servizio. E poi lui, il faro, quasi una creatura vivente, con i suoi tempi, i suoi bisogni: Funzionava a vapori di petrolio, una grossa lampada riscaldava il petrolio e questo evaporava bagnando la retina ed incendiandosi, nĆ© piĆ¹ nĆ© meno che come una grossa lampara. E poi il servizio, lāattenzione alla luce ed alla rotazione: aveva sette ore di autonomia ed era controllata da un orologio, ma ogni notte bisognava percorrere i 132 gradini che portano alla lampada e stare di vedetta, col mare in burrasca ed il vento che entrava da tutte le parti.
Solo nel 1966 arrivĆ² lāelettrificazioneĀ» ā . Dopo lāabbandono, la lente venne portata via da lƬ, il Faro di Palascia smise di ruotare. La lampada di PalascƬa ĆØ a Messina, unāaltra lampada, sempre dellāOttocento ĆØ lƬ. Ma quella luce che girava lungo la costa era diversa. La vita al faro era condivisa con sei persone, loro due e la famiglia e del reggente Colaci. ā Ā«Aprivo le finestre ed i delfini saltavano sotto la riva, indimenticabileĀ» ā , raccontavano insieme, con gli occhi lucidi, lui e sua moglie Rosina. E poi, ancora, i ricordi di questo lavoro, duro e bellissimo, ma impossibile da fare senza passione. Il sistema di segnalazione lungo la costa idruntina comprendeva vari fari e fanali.
Il faro della Punta possedeva lāalloggio del fanalista (ancora oggi esistente, a pochi metri dallo stesso). Qui lāincaricato del servizio era costretto a controllarne il corretto funzionamento, ma non solo. Dalla sommitĆ dello stesso faro, piĆ¹ volte ogni sera, doveva verificare se il fanale galleggiante posto presso la secca di Missipezze fosse acceso. Missipezze era un pericolo molto serio per la navigazione, almeno fino a che non entrĆ² in funzione definitivamente il Faro di SantāAndrea. Un mondo duro e semplice, affascinante e pericoloso, ma pieno anche di amore e romanticismo. Un ultimo saluto, dalla sua PalascƬa, al vecchio guardiano che va via, questa volta per lāultimo viaggio[4].
La bella notizia ĆØ che ĆØ partita proprio dal tacco dāItalia la riscossa dei fari, infatti quello di punta Palascia preso in carico dallāuniversitĆ del Salento e dal comune ĆØ diventato il primo faro-museo, sentinella della storia. In nessunāaltra lanterna, prima, ĆØ stato realizzato un progetto simile e, cosƬ importante, e la torre ottocentesca che sorge in un vero paradiso naturale, puĆ², ormai essere visitata da tutti, con la nascita di un osservatorio naturale su ecologia e salute degli ecosistemi mediterranei con una mostra sulle lagune e foci fluviali che si apre insieme alla seconda vita del faro. La nuova lanterna per la riaccensione ĆØ arrivata da La Spezia.
E cosƬ, sul sentiero ricavato tra gli scogli su cui, un tempo, il guardiano del faro passava con il suo asino per raggiungere il paese, ora arrivano studenti, turisti, studiosi dellāecosistema marino che in questa zona sembra fatto di magia, con il vento che sibila da una parte, con i delfini e le alghe rare o i fiori selvatici che crescono profumando di salsedine dallāaltra. Punta PalascƬa ĆØ il luogo in cui il giorno comincia prima che nel resto dellāItalia: siamo sul lembo estremo piĆ¹ ad est dellāItalia (18Ā°31ā22ā di longitudine) e il Ā«nuovo corsoĀ» dei fari, che in Italia sono un poā dimenticati, non poteva che cominciare qui. Il faro della PalascƬa, costruito nel 1850 ha guidato non poche navigazioni in Adriatico. La sua storia ĆØ lunghissima. La casa a due piani sulla quale ĆØ poggiata la grande torre in carparo ĆØ stata da sempre la dimora dei faristi, due famiglie che hanno vissuto in questo eremo (collegato alla superstrada con una mulattiera) fino agli anni Sessanta. La figlia dellāultimo guardiano del faro era una bambina quando ha lasciato questo luogo misterioso, e oggi guarda alle vecchie finestre con ammirazione. La ristrutturazione dellāedificio ĆØ stata lunga e non facile. Il luogo ĆØ bello ma certamente impervio. Grazie a fondi pubblici e ad accordi tra Comune di Otranto, Regione Puglia, UniversitĆ di Lecce, Marina Militare, il faro torna alla gente. Gli ambientalisti, i cittadini hanno condotto lunghe battaglie per salvare questo angolo di Puglia: nel Capodanno del 2000 invece di festeggiare il nuovo Millennio in un ristorante, centinaia di persone furono a PalascƬa a manifestare con le fiaccole contro la ventilata fine del faro. La vittoria ĆØ venuta quando il Comune di Otranto ha ottenuto in concessione il faro dallāAgenzia del Demanio, ricevendo i finanziamenti del Por 2000-2006 (600 milioni di vecchie lire) e poi i contributi di 100mila euro (programma Leader 2000-2006) oltre ai 300mila euro del Ā«Pis 14Ā»[5]. Quando di notte si guarda un faro, stando in mezzo al mare, non si distingue la torre bianca nellāoscuritĆ , ma solo il fascio di luce che attraversa lāinfinito, una cometa che ci guida verso il destino e la salvezza, un raggio sospeso nellāaria, lanciato da una sentinella messa lƬ solo per servire il prossimo. Un guardiano del mare e un guardiano del faro prigionieri del tempo e dello spazio con lo scopo di averla vinta sulla tempesta che impedƬ a Leandro di raggiungere Ero, senza quel fuoco che lo guidasse nel buio. Forse il primo caso di costruzioni realizzate dallāuomo per un cosƬ alto scopo altruistico. Le torri costiere sentinelle del mare. A me sarebbe piaciuto molto vivere in un faro, e a voi?
Ā Note
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Capo_d%27Otranto
[2]https://www.repubblica.it/viaggi/2018/08/30/news/tra_fari_e_lanterne_le_sentinelle_del_mare_piu_importanti_d_italia-205243146/
[3] https://www.salentoflash.it/2020/06/05/palascia-addio-allultimo-guardiano-del-faro/
[4] https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/faro_della_palascia_otranto_guardiano_del_faro-5268695.html di Elio Paiano
[5] https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/faro_della_palascia_otranto_guardiano_del_faro-5268695.html.
Per la prima parte:
I guardiani del mare si raccontano e i piĆ¹ belli sono nel Salento (I parte)
Per la seconda parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/07/10/i-guardiani-del-mare-si-raccontano-e-i-piu-belli-sono-nel-salento-ii-parte/
Per la terza parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/07/21/i-guardiani-del-mare-si-raccontano-e-i-piu-belli-sono-nel-salento-iii-parte/
0 notes
Photo
. ć ć ć ć ć ć ā° šØš¦š , š š§šš° ššš¬š !
ć ć ć ć ć ć ć šćš½šššššŗššššš¾ ć ć ć ć ć ć ć š
ćšŗšš š¢šØ, š¢š«:š„š¢ - š£š£:š¢š¢ šŗ.š. ć ć ć ć ć ć ć šć#š½šŗššš¾ššššššššš
ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ļ½„ļ½„ļ½„
šš«š šØš¦šš§ššØ: la catottromanzia
ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ļ½„ļ½„ļ½„
ćHa preso posto piĆ¹ di mezz'ora prima dell'inizio della prova, la prima di una lunga serie che avrebbe scandito quella settimana scolastica: scegliere di seguire tutti i corsi (tranne, per forza di tempo, Erbologia) doveva pur avere la sua piccola dose svantaggi, dopotutto. SistemĆ² sul banchetto la piuma celeste e l'inchiostro apposito, scartando poi con attenzione - guai a sporcare qualcosa, in primis le proprie mani - il torroncino portafortuna che Edward le aveva portato a colazione. ćOceane Peverell fece il suo svolazzante ingresso qualche minuto in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma Agape decise di non lasciarsi condizionare da quel piccolo difetto. Attese con finta pazienza che si sistemasse e consegnasse le pergamene con la traccia dell'esame, per poi catapultarsi a scrivere non appena la donna diede loro il via: sapeva tutto della Catottromanzia, in qualche modo affine alla Cristallomanzia che praticava assiduamente.
ć``ćDal greco Īŗį½±ĻĪæĻĻĻĪæĪ½ ("specchio") e -manzia (secondo elemento di nomi composti dal greco Ī¼Ī±Ī½ĻĪµĪÆĪ±, a sua volta derivante da Ī¼Ī±Ī½ĻĪµĻĪ½oĪ¼Ī±Ī¹, indovino), con il termine Catottromanzia si intende quell'arte divinatoria per la quale gli indovini (definiti catottromanti) sono in grado di conoscere passato, presente e futuro grazie all'utilizzo di, appunto, uno specchio magico, anche quando ci si ritrova bendati. ćIn quanto pratica molto antica, esistono numerosi scritti e tradizioni a riguardo: le maghe della Tessaglia, ad esempio, si vantavano di far discendere con questo specchio la Luna dal cielo e ricevere da essa le risposte; per dar maggior credito ai loro oracoli, o piĆ¹ probabilmente per una buona dose di drammaticitĆ , scrivevano i responsi col loro sangue. ćPausania racconta che vi era a Patrasso, davanti al tempio di Cerere, una fontana separata dal tempio medesimo per mezzo di una muraglia; qui veniva consultato un oracolo considerato veritiero per le malattie. Il consultante malato faceva discendere nella fontana uno specchio sospeso ad un filo in modo che toccasse la superficie dell'acqua solamente con la sua base; dopo avere pregato la dea ed arso dei profumi il consultante si guardava nello specchio e, secondo che si trovasse il viso pallido e sfigurato o fresco e rubicondo, ne concludeva che la malattia sarebbe stata mortale o guaribile. ćGli antichi Franchi, invece, predicevano il futuro osservando uno specchio nero posto in una stanza illuminata da una candela fatta con grasso di impiccato. ćIn Ungheria, la notte di S. Silvestro, le fanciulle in etĆ da marito immergevano a mezzanotte uno specchio nell'acqua della sorgente per vedere il volto del futuro sposo; tenevano in mano un cero ed osservavano lo specchio; a quel punto compariva l'immagine del fidanzato. ćIn Russia, la notte di Natale, le fanciulle si chiudevano in una stanza illuminata da due candele e recitavano delle formule rituali davanti a due specchi per poter vedere riflessi in essi il volto del futuro marito.
ćAl giorno d'oggi, gli strumenti di questa pratica si dividono in due gruppi: specchi bianchi e specchi neri. Tra gli specchi bianchi la piĆ¹ nota ĆØ la sfera di cristallo, ma si usano anche il vetro, la lama di una spada, le pietre preziose, il ghiaccio, lo scudo. Per quanto riguarda gli specchi neri, ogni superficie annerita, brillante o meno, si presta a questo scopo: il palmo della mano annerito, ad esempio, oppure una ciotola piena di inchiostro nero, il fondo delle pentole affumicate. ć"L'interpretazione delle figure ĆØ molto singolare: l'indovino fissa lo sguardo sulla superficie e dopo poco intravede ciĆ² che vuole comunicare. Si potrebbe credere che l'immagine si disegni sullo specchio, ma non ĆØ cosƬ; in realtĆ ĆØ la superficie che si cancella dietro una specie di nebbia, che si interpone tra lui e il mezzo. E su questa specie di sipario si formano le immagini; egli non vede piĆ¹ con gli occhi, ma con l'anima": cosƬ scriveva nel XIV secolo lo storico Khalduin nei suoi Prolegomeni; questo procedimento venne studiato, nel secolo scorso, dalla SocietĆ per la Ricerca Psichica con la sensitiva Goodrich Freer. Tutto induce a dedurre che lo specchio provochi, in chi lo osserva con molta concentrazione, uno stato di ipnosi e che, quindi, le immagini che il soggetto vede siano solo soggettive. Vi sono, perĆ², dei casi in cui le immagini sembrano essere oggettive; il missionario Padre Trilles, nel suo libro "Fra i pigmei della foresta equatoriale", racconta di un indovino che gli mostrĆ² in uno specchio, in modo molto chiaro, il viso dell'autore di un furto.
ćI tipi di specchi di cui servirsi sono moltissimi, elencherĆ² adesso i principali:
ćšš©šššš”š¢šØ šš«šššØ: ĆØ una bacinella piena d'acqua; puĆ² essere sostituita dal palmo della mano di una vergine, annerito con l'inchiostro.
ćšš©šššš”š¢ ššššš„š¢š¬šš¢šš¢: sono sette globi dei sette metalli che corrispondono a sette elementi astronomici: ferro per Marte, argento per la Luna, ferro dorato per il Sole, lo stagno per Giove, il vetro pieno per Mercurio, il rame per Venere, il piombo per Saturno. Sono congiunti da una catenella di rame e di zinco e al loro interno sono poste delle piante narcotiche: papavero nell'argento; giusquiamo nel ferro; fiori di canapa nello stagno; oppio nel rame; belladonna nel piombo.
ćšš©šššš”š¢šØ šš¢ ššš§š'šš„šš§š: ĆØ un cristallo su cui vengono tracciati, con olio d'oliva, una croce e il nome della santa, mentre un bambino recita la seguente orazione: "de precori domina Helena mater regis Costantini".
ćšš©šššš”š¢šØ š¦šš š§ššš¢ššØ: ĆØ una sfera di vetro piena d'acqua di sorgente o distillata.
ćšš©šššš”š¢šØ ššš®š«š š¢ššØ: ĆØ lo specchio magnetico unito ad un rito simbolico. Si copre con un panno bianco il globo di cristallo pieno di acqua di sorgente e si accendono tre candele, mentre chi opera recita una formula sopra la testa di un bambino inginocchiato.
ćšš©šššš”š¢šØ ššš š„š¢ š¬šš«šš šØš§š¢: ĆØ il frammento di uno specchio consacrato e posto in modo che nessun oggetto vi si rifletta.
ćššš³šššš„š¢š©šØšš: ĆØ lo specchio nero che fuma la sfuggente divinitĆ dei Mexica (Aztechi), la divinitĆ sciamanica onnipotente ed onniscente, arcirivale di Quetzalcoatl; lo Sciamano per eccellenza.
ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć ć šØšššš š¼ššššššš ć ć ćć ććć ć ć ć ć ćććš“š¦š“šµš° š¢šÆšÆš°, š¤š°š³š·š°šÆš¦š³š° ć``
0 notes
Photo
LaĀ rottamazioneĀ diĀ unĀ italianoĀ perbene LecceĀ -Ā TeatroĀ PoliteamaĀ Greco 28-02-2020 ore 20:45 Ā CARLOĀ BUCCIROSSOĀ inĀ LAĀ ROTTAMAZIONEĀ DIĀ UNĀ ITALIANOĀ PERBENEĀ trattoĀ daĀ IlĀ miracoloĀ diĀ DonĀ CiccilloĀ scrittoĀ eĀ direttoĀ daĀ CarloĀ BuccirossoĀ conĀ (inĀ o.diĀ a.)Ā DonatellaĀ DeĀ Felice,Ā ElviraĀ Zingone,Ā GiordanoĀ Bassetti,Ā FiorellaĀ Zullo,Ā GennaroĀ Silvestro,Ā PeppeĀ Miale,Ā MatteoĀ Tugnoli,Ā DavideĀ Marotta,Ā TildeĀ DeĀ SpiritoĀ AlbertoĀ PisapƬa,Ā ristoratoreĀ diĀ professione,Ā gestisceĀ unĀ ristoranteĀ diĀ periferiaĀ ormaiĀ sullāorloĀ delĀ fallimento!Ā SposatoĀ conĀ ValeriaĀ Vitiello,Ā donnaĀ sanguignaĀ dalĀ carattereĀ combattivo,Ā ĆØĀ padreĀ diĀ dueĀ figliĀ AnnaĀ eĀ Matteo,Ā laĀ primaĀ anarchicaĀ eĀ irascibile,Ā lāaltroĀ riflessivoĀ eĀ pacato. AlbertoĀ viveĀ ormai,Ā daĀ quasiĀ quattroĀ anni,Ā unaĀ situazioneĀ diĀ grandeĀ disagioĀ psichicoĀ cheĀ negliĀ ultimiĀ tempiĀ haĀ assuntoĀ laĀ conformazioneĀ diĀ unĀ veroĀ eĀ proprioĀ esaurimentoĀ nervoso!Ā Difatti,Ā unĀ pĆ²Ā aĀ causaĀ dellaĀ crisiĀ economicaĀ delĀ paeseĀ eĀ dellaĀ propriaĀ attivitĆ Ā diĀ ristorazioneĀ diĀ riflesso,Ā eĀ ancheĀ aĀ seguitoĀ diĀ unaĀ serieĀ diĀ investimentiĀ avventatiĀ consigliatiĀ dalĀ fratelloĀ Ernesto,Ā suoĀ avvocatoĀ eĀ socioĀ inĀ affari,Ā AlbertoĀ siĀ ĆØĀ ritrovatoĀ aĀ doverĀ combattereĀ unaĀ personaleĀ disperataĀ battagliaĀ controĀ gliĀ attacchiĀ spietatiĀ dellāEquitaliaĀ che,Ā conĀ inesorabileĀ precisioneĀ loĀ colpisceĀ quasiĀ quotidianamenteĀ nellaĀ quieteĀ dellaĀ propriaĀ abitazione,Ā ormaiĀ ipotecataĀ daĀ tempo,Ā conĀ cartelleĀ esattorialiĀ diĀ tuttiĀ iĀ tipi,Ā diĀ tuttiĀ generi,Ā diĀ svariateĀ formeĀ eĀ consistenza!...Ā EĀ benĀ pocoĀ sembraĀ poterĀ fareĀ lāamoreĀ quotidianoĀ diĀ suaĀ moglieĀ ValeriaĀ eĀ deiĀ suoiĀ dueĀ figli,Ā tesiĀ aĀ recuperareĀ laĀ luciditĆ Ā diĀ AlbertoĀ attraversoĀ lāillusoriaĀ rappresentazioneĀ diĀ unaĀ realtĆ Ā benĀ diversaĀ daĀ quellaĀ cheĀ logoraĀ ormaiĀ daĀ tempoĀ laĀ serenitĆ Ā dellāinteraĀ famigliaĀ Pisapia!...Ā EdĀ unĀ altroĀ grossoĀ problemaĀ contribuirĆ Ā aĀ peggiorareĀ ancorĀ diĀ piĆ¹Ā laĀ malattiaĀ diĀ Alberto,Ā unĀ cancroĀ indistruttibileĀ cheĀ neppureĀ laĀ medicinaĀ piĆ¹Ā allāavanguardiaĀ sarebbeĀ stataĀ inĀ gradoĀ diĀ debellare:Ā laĀ malvagitĆ Ā diĀ suaĀ suoceraĀ Clementina,Ā spietatoĀ edĀ integerrimoĀ funzionarioĀ dellaĀ agenziaĀ delleĀ Entrate!Ā SoltantoĀ unĀ miracoloĀ avrebbeĀ potutoĀ salvareĀ lāanimaĀ diĀ Alberto,Ā possedutoĀ irrimediabilmenteĀ daĀ orribiliĀ pensieriĀ diĀ morte...Ā farlaĀ finitaĀ conĀ laĀ propriaĀ vita,...... (presso Teatro Politeama Greco) https://www.instagram.com/p/B9Hv9Efid_p/?igshid=1ww7iay32ujyk
0 notes
Text
0 notes
Text
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/linfanzia-attraverso-i-francobolli-a-reggio-calabria-la-mostra-filatelica-di-poste-italiane-e-anasillaos/
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos Lente Locale
Reggio Calabria, 21 novembre 2019āNellāambito delle celebrazioni del 30Ā° Anniversario della Convenzione Internazionale sui diritti dellāinfanzia e dellāadolescenza, Poste Italiane e Associazione āAnasillaosā hanno portato il proprio contributo alle iniziative che si sono svolte a Reggio Calabria con un annullo speciale e una raccolta di valori bollati e francobolli dedicati al tema emessi dallāItalia, dai paesi europei ed extraeuropei articolata.
Lo speciale timbro riproduce per gli appassionati di marcofilia il logo dellāufficio del Garante della CittĆ Metropolitana, realizzato dagli studenti delle scuole reggine.
Nellāoccasione ĆØ stata allestita, presso il Palazzo Alvaro, una mostra filatelica dal titolo āLāinfanzia attraverso i francobolliā, aperta al pubblico fino a venerdƬ 29 novembre e divisa in tre sezioni.
La prima dedicata al mondo delle favole con una scelta di grandi autori, dai francesi La Fontaine e Perrault ai fratelli Grimm, passando per il danese Andersen, lāirlandese Oscar Wilde, il greco Esopo e la favolistica indiana, africana ed araba.
La seconda partedellāesposizioneĆØ dedicata agli autori che hanno scritto per lāinfanzia e lāadolescenza, dagli Italiani De Amicis (Cuore), Salgari e Collodi (Pinocchio) ai francesi Jules Verne e Saint-Exupery, agli inglesi Beatrix Potter e Ā Alan Alexander Milne (Winnie Pooh), alla svedese Astrid Lindgren (Pippi Calzelunghe), allāirlandese Jonathan Swift (Viaggi di Gulliver)e allāinglese Lewis Carroll(Alice nel paese delle meraviglie) fino ad alcuni scrittori la cui opera ĆØ stata conosciuta grazie alla loro trasposizione in cartoni animati, soprattutto giapponesi: Heidi, Lady Oscar, lāApe Maia, Anna dai capelli rossi.
Lāultima sezione, infine,riservata ai fumetti e ai cartoni animati con Walt Disney e i suoi personaggi piĆ¹ celebri, il francese Asterix, i fumetti belgi dei Puffi e di Ten Ten, i supereroi con Superman, Batman, Wonder woman e i fumetti-cartoons della Marvel (Uomo Ragno,Iron Man,Hulk,Capitan America,Thor) fino ai protagonisti animati (Bugs Bunny, Silvestro e Titti, Duffy Duck, Willy il CoyoteĀ eĀ Beep Beep, con gli italiani Lupo Alberto e Cocco Bill.
Poste Italiane- Media Relations
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos Lente Locale
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos Lente Locale
Reggio Calabria, 21 novembre 2019āNellāambito delle celebrazioni del 30Ā° Anniversario della Convenzione Internazionale sui diritti dellāinfanzia e dellāadolescenza, Poste Italiane e Associazione āAnasillaosā hanno portato il proprio contributo alle iniziative che si sono svolte a Reggio Calabria con un annullo speciale e una raccolta di valori bollati e francobolli dedicati al tema emessi dallāItalia, dai [ā¦]
Lāinfanzia attraverso i francobolli. A Reggio Calabria la mostra filatelica di Poste Italiane e Anasillaos Lente Locale
Antonella Scabellone
0 notes
Text
CITTAā METROPOLITANA Lāelenco dei Comuni al voto in autunno e nella prossima primavera
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/citta-metropolitana-lelenco-dei-comuni-al-voto-in-autunno-e-nella-prossima-primavera/
CITTAā METROPOLITANA Lāelenco dei Comuni al voto in autunno e nella prossima primavera
CITTAā METROPOLITANA Lāelenco dei Comuni al voto in autunno e nella prossima primavera
R. & P. CittĆ Metropolitana di Reggio Cal., consultazioni elettorali amministrative dellāAutunno 2019 e della Primavera 2020: Comuni interessati al voto In Calabria nel novembre 2019 si vota pure per le elezioni regionali
Nella CittĆ Metropolitana di Reggio Calabria i Comuni interessati alle consultazioni elettorali amministrative dellāAutunno 2019 (fatta salva per PlatƬ e Scilla una possibile proroga dello scioglimento del Consiglio Comunale di ulteriori 6 mesi) al momento sono:
Comune ā Pop. Leg. ( cens. 2011) ā Consiglieri spett. ā Sindaco in carica o Comm.
1) ā BRANCALEONE (*) ā 3.624 ā 12 ā Comm. Straord. Dott. Giovanni MELONI, Prefetto a.r.; Dott. Salvatore MOTTOLA DI AMATO, Viceprefetto; Dott.ssa Isabella GIUSTO, Funzionario economico.
2) ā MARINA DI GIOIOSA IONICA (*) ā 6.515 ā 12 ā Comm. Straord. : viceprefetto dott. Sergio Mazzia, dal viceprefetto aggiunto dott. Marco Oteri e dal funzionario economico finanziario dott.ssa Maria Talarico.
3) ā PLATIā (**) ā 3.711 ā 12 ā Commissione Straordinaria: Dott. Umberto Pio Antonio CAMPINI, Viceprefetto; Dott. Antonio GULLIā, Viceprefetto Aggiunto; Dott. Emiliano CONSOLO, Funzionario economico finanziario.
4) ā SCILLA (*) ā 5.115 ā 12 ā Comm. Straord. : Dott. Samuele DE LUCIA, viceprefetto; Dott. Filippo LACAVA, viceprefetto; Dott. Antonino COSTA, dirigente II fascia. Rinnovi Primavera 2020 Sempre nella provincia reggina i Comuni interessati alle consultazioni elettorali amministrative della Primavera 2020 (fatta salva per Delianuova e Siderno una possibile proroga dello scioglimento del Consiglio Comunale di ulteriori 6 mesi) al momento sono: Comune ā Pop. Leg. ( cens. 2011) ā Sindaco in carica o Comm. ā Consiglieri spett.
1) ā Anoia ā 2.246 ā DEMARZO Alessandro ā 10 2) ā Bianco ā 4.125 ā CANTURI Aldo ā 12 3) ā Bruzzano Zeffirio ā 1.211 ā CUZZOLA Francesco ā 10 4) ā Casignana ā 773 ā CRINOā Vito Antonio ā 10 5) ā Cinquefrondi ā 6.492 ā CONIA Michele ā 12 6) ā Delianuova (**) ā 3.436 ā Commiss. Straord.: GIANNELLI Antonio, PENNISI Cettina, BUDA Emilio Saverio ā 12 7) ā Giffone ā 1.946 ā CUTRIā Antonino ā 10 8) ā Maropati ā 1.583 ā SILVESTRO Fiorenzo ā 10 9) ā Melito di Porto Salvo ā 11.115 ā MEDURI Giuseppe Salvatore ā 16 10) ā Molochio ā 2.643 ā ALESSIO Beniamino ā 10 11) ā Montebello Ionico ā 6.242 ā SURACI Ugo ā 12 12) ā Pazzano ā 640 ā TAVERNITI Alessandro ā 10 13) ā Polistena ā 10.742 ā TRIPODI Michele ā 16 14) ā REGGIO CALABRIA ā 180.817 ā FALCOMATAā Giuseppe ā 32 15) ā Roccaforte del Greco ā 550 ā PENNA Domenico ā 10 16) ā Samo ā 871 ā BRUZZANITI Giovanbattista ā 10 17) ā San Lorenzo ā 2.685 ā RUSSO Bernardo ā 10 18) ā San Roberto (***) ā 1.833 ā Commissario Pref. IANNOā Francesca ā 10 19) ā Santo Stefano in Aspromonte ā 1.247 ā MALARA Francesco ā 10 20) ā SIDERNO (*) ā 16.879 ā Commiss. Straord.: CARACCIOLO Maria Stefania, MULEā Matilde, POLITO Augusto ā 16
(*) Scioglimento Consiglio ex art. 143 D. Lgs. 267/2000 (**) Scioglimento Consiglio ex art. 141 d. lgs. 267/2000, affidamento ex art. 143 d. lgs. 267/2000 (***) Elezioni 2019 nulle per mancato raggiungimento quorum votanti ā art. 85, comma 3, DPR 570/1960
R. & P. CittĆ Metropolitana di Reggio Cal., consultazioni elettorali amministrative dellāAutunno 2019 e della Primavera 2020: Comuni interessati al voto In Calabria nel novembre 2019 si vota pure per le elezioni regionali Nella CittĆ Metropolitana di Reggio Calabria i Comuni interessati alle consultazioni elettorali amministrative dellāAutunno 2019 (fatta salva per PlatƬ e Scilla una
Gianluca Albanese
0 notes